martedì 4 maggio 2021

Elettrico si, elettrico no.... e quei famosi conti?

Domenica abbiamo celebrato i 3 anni assieme a EvE, la nostra Nissan Leaf del 2016 con batteria da 30 kWh.



Prima di acquistarla, usata nel 2018, feci alcuni calcoli, oggi ho molti dati sui quali ragionare per capire se avevo ragione o meno. Andiamo a vederli.

Nel corso degli anni ho accuratamente tenuto traccia dei consumi e dell'assorbimento, dapprima in modo relativamente spannometrico (assorbimento orario per durata di ricarica) poi in modo sempre più preciso con misuratori sulla linea utilizzata per la ricarica. Ho ovviamente segnato anche tutte le (rare) ricariche alla rete pubblica, comprese quelle gratuite. Naturalmente ho anche raccolto tutte le varie spese avute in questi anni per bollo (zero...), assicurazione, tagliandi, guasti (zero...) ecc..

Eccoli.

Ho percorso esattamente 44.739 km con la Leaf, poco meno di 15.000 l'anno, consumando un totale di 6,838 MWh (fa specie scrivere MEGAWATTORA), per un consumo medio di 6,52 km/kWh. Non so dire con precisione quanti di questi km siano stati effettuati in autostrada, ma in base al tipo di ricariche (uso le Fast solo quando viaggio) posso ipotizzare che equivalgano a circa 3.000 km, ovvero il 7% del totale.

Il costo medio (comprese ricariche casalinghe, fast, accelerate e gratuite) è di 0,155 €/kWh, il che ha comportato una spesa complessiva per l'energia a 1062,30€, ovvero 0,024 €/km.

L'assicurazione, grazie a Coop Insieme e ITAS Mutua, mi è costata COMPLESSIVAMENTE 686€, mentre l'unica revisione fin qui effettuata è costata 64,70 €

I tagliandi annuali, senza alcun intervento particolare se non i normali controlli, sono costati 320€. Due i richiami effettuati, entrambi gratuiti: il primo per un aggiornamento software (che ho dovuto penare parecchio per far applicare), l'altro per una staffa (se non ricordo male) che era comunque preventivo (l'auto era ok).


All'acquisto l'SoH (lo "stato di salute" della batteria, ovvero la capacità di carica rispetto al teorico valore da nuova), ovvero dopo un anno e mezzo di vita dell'auto, era pari al 98% circa (quello indicato da LeafSpy era 95, ma era inficiato dal problema software summenzionato. Quello "reale" era infatti più alto), mentre dopo 3 anni (ovvero 5 anni e mezzo di vita) è oggi pari al'83%, con un degrado del 15%, ovvero il 5% annuo.

Di seguito un grafico sull'andamento dell'SoH nel tempo, la media calcolata (piuttosto lineare):


Se l'andamento dovesse rimanere simile all'attuale, dovrei scendere sotto il 66% di SOC tra circa 3 anni e mezzo, circa 1 mese prima della scadenza della garanzia... direi che Nissan ha fatto bene i suoi conti.  :-D 

Ma come ho ricaricato? Bene, quasi sempre da casa e di conseguenza quasi sempre a 2.3 kW (con l'IC-CPD standard): su un totale di 567 ricariche, ben 497 sono effettuate in questo modo (88%), 24 quelle a colonnine AC (4%) e 30 Fast in DC (5%). Ci sono poi circa 15 ricariche alla wallbox che possiedo (3 kW), ma sono state solo brevi prove (è scomoda da usare perché prevede di passare la card... lasciamo perdere).


Da notare che ho effettuato solo 118 ricariche complete: solitamente interrompo la ricarica all'80% (prima tramite calcoli approssimativi usando la programmazione oraria, poi con un sistema più avanzato di domotica che controlla la spina dell'IC-CPD). Come detto gran parte della percorrenza è cittadina (di sicuro superiore al 90% del totale di chilometri percorsi).

Vediamo ora di paragonare previsioni e dati reali.

Sul consumo ero stato leggermente pessimista, ipotizzando 7 km/kWh, mentre quello reale è stato di 6,52. Considerati i km percorsi (ben superiori a quelli stimati), il risparmio è stato di 495€ l'anno (contro i 340 stimati).

Riguardo l'assicurazione le cose sono andate meno bene, in quanto stimavo 180€ annuali, mentre sono stati circa 228 in media. Posso quindi ipotizzare un risparmio di "soli" 307€ contro i 355€ previsti.

Ancora non ho pagato il bollo, essendo l'auto a zero emissioni, ma prevedo di doverlo pagare la prima volta quest'anno (o il prossimo, non ho ancora capito). Fatto sta che il risparmio è stato ovviamente come quello preventivato: 227€ annui.

Anche i tagliandi sono stati un po' più costosi del previsto: poco più di 100€ contro i 70 previsti. Il che ha comportato una riduzione del risparmio dai 180€ ipotizzati ai 144€ reali.

Non ho avuto guasti o interventi di altro tipo, ma come detto nel post iniziale, non sarebbe mai stato possibile preventivarli (per ovvie ragioni). Devo quindi tener fede ai costi di manutenzione ipotizzati per una eventuale ICE, circa 48€ l'anno.


Riassumendo, in media ho risparmiato circa 1220€ all'anno, contro i 1100 che pensavo prima ancora di acquistare l'auto: in sostanza i calcoli erano sostanzialmente giusti. Questo significa che pur acquistando un'auto usata senza incentivi tra circa 2 anni comincerò a risparmiare rispetto al caso in cui avessi acquistato un'auto a GPL di pari categoria. 


Bando ai freddi numeri, passiamo alle considerazioni personali: guidare una EV continua ad essere comodo ed appagante. La diminuita autonomia si palesa solo in autostrada, ma la vistosa crescita delle fast rende possibile andare praticamente ovunque aggiungendo solo una sosta o due al percorso rispetto ai primi tempi: per me non è un problema perché i lunghi viaggi sono solo "di piacere" e trovo divertente programmare le varie soste e calcolare i tragitti. Certo, con 40-50-60 kWh delle auto odierne il problema non si porrebbe nemmeno, ma tant'è.

Nei miei piuttosto limitati viaggi ho riscontrato problemi con le colonnine solo 2 volte, ma non sono mai rimasto a piedi: ho solo dovuto ripiegare sul piano B, ma senza troppi patemi (in sostanza ho solo dovuto attendere un po' ad una colonnina AC).

Non ho mai riscontrato problemi di funzionamento o manutenzione, se non la divertente scenetta di quando alla revisione cercavano di capire come misurare i fumi di scarico. :-D

Certo, il degrado della batteria è un po' superiore a quanto pensavo di poter ottenere, ed è in effetti piuttosto alto nonostante l'estrema attenzione con cui ho effettuato le ricariche (quasi sempre nel range 40-80% ad eccezione dei lunghi viaggi dove di solito mi spingo al 10-100%, ma come detto sono piuttosto rari). La famiglia è sempre entusiasta dell'auto, come spazi e comodità, e non ho ricevuto mai grosse lamentele per la durata dei viaggi: doversi fermare ogni 130-150km rende il viaggio meno monotono.

A parte il degrado l'unico appunto che posso fare a Nissan è l'aver voluto eliminare la localizzazione GPS dell'auto, che mi dava qualche sicurezza in più. Ma nulla di trascendentale. Un po' più noioso è invece il funzionamento dell'app, spesso instabile e comunque sempre lenta: me ne rendo conto da quando uso il sistema di domotica che si appoggia all'infrastruttura Nissan per ottenere i dati di carica dall'auto. diciamo che il 90% delle volte va, seppure piano. Sotto questo punto di vista Nissan non ha mai voluto investire granché (o forse investe le risorse solo per i nuovi modelli, chissà...).

In ogni caso, avviare la climatizzazione dell'auto da remoto, o addirittura farlo in automatico quando esco da lavoro o poco prima di partire la mattina (sempre grazie alla domotica), è impagabile. Posso anche avviare o stoppare la ricarica ad una data ora o ad una data percentuale di carica, avviare l'A/C anche ad auto scollegata per più dei 15 minuti concessi da Nissan, e tante altre cose (ma qui sto andando OT).

Tornando all'auto, sono poche le modifiche apportate, nonostante le molte idee iniziali: ho colorato di nero (con vernice rimovibile) la calandra anteriore, che gli ha donato un look molto più aggressivo, e spostato leggermente la targa. 

Ho poi installato un dongle bluetooth sulla presa OBD, per far comunicare l'auto con LeafSpy e Power Cruise Control. Ho installato una dashcam (di qualità infima), un caricatore USB da 4 porte e due classici portacellulari. Alla dotazione standard per la ricarica (IC-CPD con spina Shuko e cavo Tipo 1->Tipo 2) ho aggiunto adattatori vari per prese tripolari, industriali a 16A blu e rosse, una Tipo 2->Tipo 1 (per colonnine con cavo Tipo 2 integrato) e un Tipo 3A->Shuko (che probabilmente non funziona...). In realtà tutti questi adattatori non li ho mai usati, ma visto l'esiguo investimento valeva la pena tenerli in auto. Le gomme sono ancora quelle originali, ormai un po' alla frutta: mai montate le invernali, qui da me difficilmente si va sotto gli zero gradi e la neve la vedo solo col binocolo (davvero, mi basta affacciarmi dalla finestra e guardare i monti :-) ): unica noia è mettere le inutili catene nel bagagliaio nei periodi indicati dalle norme...

Come detto uso spesso LeafSpy (quasi quotidianamente) anche se è strettamente necessario (sono molto nerd). Nei lunghi viaggi devo ringraziare PCC, perché ha aperto la strada ma, complice l'assenza della versione per iOS, sono migrato all'uso di ABRP (A Better Route Planner), vista anche l'ottima integrazione con la versione web: durante la guida è di sicuro meno immediato nell'utilizzo, ma è estremamente più comodo avere un cellulare e non dover smanettare tra navigatore che scatta, hotspot che perde la connessione, bluetooth che va in blocco e così via. L'infotainment dell'auto è fortemente limitato, ma mi basta avere il bluetooth per riprodurre l'audio del telefono e sono a posto. 

Infine un calcolo che lascia il tempo che trova: utilizzando solo 

Ho voluto inziare questa avventura perché sono un "early-adopter", anche se non tanto "early" quanto tanti altri, ma non posso che essere soddisfatto della scelta.